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Il Duomo di Argenta è dedicato a San Nicolò, patrono della cittadina, e risale al 1100 circa. Già Chiesa Arcipretale e Collegiata di San Nicolò, si trovava anticamente nel Borgo di Argenta, appena fuori dalle mura esterne. L'edificio è abbastanza famoso perché al suo interno ospita la tomba di Don Giovanni Minzoni, un prete antifascista la cui figura è da sempre simbolo del cattolicesimo italiano. 

Don Minzoni, molto attivo socialmente, in età giovanile partecipò alla battaglia del Piave con coraggio e, tornato nella sua Argenta, la difese a spada tratta dagli obblighi istituzionali dell'Opera Nazionale Balilla. Da sempre sostenitore del cooperativismo giovanile, fu fondatore a inizio secolo del movimento Scout Bologna I e portavoce dello scoutismo come assoluto metodo educativo. Egli sosteneva che i giovani dovevano essere infatti formati al di sopra delle fazioni politiche, e così fece durante la sua vita, opponendosi palesemente alla volontà di Mussolini.




Come disse Giovanni Paolo II, Don Minzoni morì per volontà, per una scelta. Ma fu una scelta lodevole che gli portò stima e prestigio tra il popolo, e allo stesso tempo gli costò la vita. Morì infatti a causa di una bastonata in testa durante un agguato di un gruppo di squadristi di Italo Balbo. Il Duomo di Argenta rinasce nel 1954 e oggi è visitabile tutti i giorni. In questo periodo, appena passato Natale, è possibile anche visionare molti tipi di presepe diversi e provenienti da tutto il mondo.

All'esterno della chiesa è presente, di fronte alla facciata, il Monumento a Don Minzoni dell'artista di Faenza Angelo Biancini. Si tratta di una scultura in bronzo affacciata su una bella fontana.