Iggy and The Stooges a Firenze

27 settembre, evento dell'anno a Firenze: un concerto gratis di Iggy & The Stooges in piazza della Repubblica, organizzato da quei fantastici elementi dell'Hard Rock Cafè. Ci si va che ci si va. L'evento di Facebook appare impazzito: non ci si crede che sia gratis, non ci si crede che piove (che tanto a Firenze non piove mai) e si va lo stesso. Nel pomeriggio in piazza ci son quattro gatti già inzuppati di pioggia e annaffiati dall'alcol, ma resistono ai venditori ambulanti cui viene, giustamente, consigliato di vendere birra a 99 cent piuttosto che ombrelli che poi a un concerto cagano solo il cazzo. Dopo la schiacciatina, si torna sotto e la gente aumenta ma si va anche ai cessi chimici, anche se s'è bevuto un botto e poi si spera di ritornarci, in quei cessi. Spetta e spera, come dicono in veneto, oltre che essere stati demoliti a neanche metà concerto, sono stati piazzati proprio al centro della piazza, un'idea geniale, come il palco ribassato, la Fiat Punto in mezzo ai coglioni, il sound che ti fa una pippa e i maxischermi inesistenti, che se sei alta un metro e un cazzo e c'hai mille pali davanti a te non vedi un cazzo manco se stai proprio sotto il culo del palco.



Ma chissenefrega, da quattro che eravamo siam diventati mille, e poi duemila e poi cinquemila e poi diecimila, che se c'avevi voglia di non farti tagliare i piedi dai vetri delle bottiglie buttate a terra dai soliti incivili e passare la grande serata all'ospedale, c'avevi da passarti in rassegna i locali attorno alla piazza, ma pure veloce altrimenti i camerieri ti cagavano il cazzo, per vedere o forse sentire qualcosa.

Ma la folla non demorde, anche quando arriva Ringo a sparare le solite cazzate a raffica (e pure divertirsi con un cannone spara magliette sempre nella stessa direzione) e presenta i gruppi spalla davvero a tema e meravigliosamente sconosciuti ai più: tali Desmi, chiamate nell'articolo de La Nazione "le cinque tigri di Brescia", anche se dire che conquistano il pubblico è un po' come dire che il vice sindaco di Firenze non è stato per nulla fischiato (ah, no, scusate, ho letto male, conquistano la giuria). Ma fate i bravi, continua Ringo, presentando il secondo gruppo che forse tira un po' di più, i Lithio (che nessuno conosce a parte Mario, ma non erano i? Come si chiamano, chiedete a Mario che lo sa), che citando l'articolo prendono il nome dallo psicofarmaco Litio (ma non era un metallo? Son confusa...) e hanno lo strabiliante potere di alterare menti e umore di chi li ascolta. Beh, possiamo attribuire lo scontento popolare in un concerto rock punk ricco di vecchiotti col parrucchino e ragazzine appena uscite dal parrucchiere di Comunione e Liberazione ai Lithio, dunque?
Finiamo in bellezza, son quasi le nove, con i napoletani di MC (Madness Circus) con il loro ritmo tirato Nucleofilo-Metal con un mix di eterogeneità musicale da non crederci.

Ma ecco finalmente le luci spente, Iggy si fa desiderare stasera, allunghiamo tutti le teste per vedere questo bel ragazzone stagionato a petto nudo (discutibile, ma è sempre un bell'uomo), che anche se il sound non è un granché alto c'ha na voce che spacca. E spacca, soprattutto nella seconda parte del concerto che non si dimentica, a 65 anni suonati la sua voce ti entra dentro le ossa e ti fa muovere le gambe anche se non vuoi. Non si fa distrarre neanche da una ragazza che, salita sul palco col suo abitino a brettelline, poi si spoglia spudoratamente restando in tanga e mostrando culo e tette a tutti, continuando nella sua Search and Destroy. Anzi, si spoglia pure lui, già che c'è...
Ma chissenefrega, siamo qui e divertiamoci, non siamo mai stati così felici, non abbiamo mai mandato a fanculo così allegramente la protezione civile che ha piazzato i suoi mezzi in pool position (che già che ci si vede poco, ci si mette pur noi). Concerto di merda, concerto figo, i pareri sono discordanti (e ridondanti), ci troviamo davanti all'Edison (che ci son anche i musicisti di strada ganzi) piuttosto che a quella merda di Hard Rock, dai, che vende le magliette ganze quando tu te lo ricordavi con du chitarre appese e le solite t-shirt bianche tamarre (e pure un po'  tarocche). Che poi alla fine Iggy è un grande, va sempre di moda e lo si può pure incontrare che passeggia lungo l'Arno, dato che sicuramente alloggia alla Pensione Pendini (illuminata dal fantastico logo di luce HR) per qualche giorno, che lui i soldi li ha, li ha presi tutti dal comune, e se lo può permettere, pure un bel balcone con vista su Piazza della Repubblica, per ricordare i vecchi tempi e pure questo concerto che alla fine è stato figo. Punto.
Anche se diciamocelo, la ragazza che s'è spogliata era caruccia però se aveva una quarta di tette era meglio.







2 commenti:

Soffio ha detto...

impegnativo il concerto, bisogna sapersi muovere

Kylie ha detto...

È stata una mezza battaglia sto concerto...

Buon sabato!

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