La stazione di Padova
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Sembra quasi ridicolo scrivere un post su una stazione dei treni ma devo dire che alla stazione di Padova ci sono stata tante di quelle volte che la sento quasi un po' mia (a differenza della città!). Ho preso il treno Padova-Bologna (che poi sarebbe la linea Venezia-Bologna e viceversa) per moltissimi anni in vita mia e talmente spesso che ormai quell'interregionale (oggi regionale veloce) ha addosso il mio DNA.
La stazione di Padova esiste dal 1842 e quando ero ragazzina era meta ambita di viaggi o bruciate da scuola, giusto per andare a bere il cappuccino che tanto mamma e papà ti vietavano. Da allora la stazione ne ha fatta di strada. Se negli anni '90 bersi un caffè o mangiare un gelato erano praticamente le uniche cose che potevi fare (oltre a comprarti un giornale all'edicola storica o un pacchetto di sigarette al tabacchi), qualche anno dopo ci si poteva fare finalmente un giro per un panino da Mc Donald's.
Negli ultimi anni, con l'ammodernamento delle grandi stazioni, Padova s'è proprio trasformata. Sono stati inseriti molti negozi, è diventata vivissima e non ti annoi assolutamente se devi aspettare il treno, dato che ti puoi fare un giro per le botteghe e volendo anche fare shopping. La vecchia edicola era famosa per i suoi pochi libri in vendita a prezzo stracciato. Mentre la gente si prodigava in acquisti di settimanali gossip o settimane enigmistiche di vario tipo, io cercavo sempre qualche chicca (ci ho scovato anche qualche bel libro di Fabiano Voltan, che saluto!) e ne rimanevo soddisfatissima! Oggi invece c'è la Mondadori, un piccolo spazio ritagliato, ma con molta più scelta... se avete il treno in ritardo è il top. All'esterno lavori, lavori e ancora lavori... mentre, dove "anticamente" esisteva un piccolo bazar di dolci e caramelle, oggi c'è una pubblicità del nuovo Aperol spritz, in dialetto veneto! La cosa mi fa un po' sorridere ma, che dire? Viva la modernità!
Traduco per i non veneti, anche se mi sembra il tutto abbastanza chiaro: per bere uno Spritz non ci vuole un privè, serve una piazza. Bevitelo anche a casa. Aperol, la vita è più Spritz.
2 commenti:
In qualche bar c'è scritto che par bevar no serve aver see.
Bacio e buon fine settimana!
il dialetto veneto è il migliore quando si tratta di parlare di alcool :-P
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