Il guerriero di Legnano
Il 29 maggio 1176 Legnano fu travolta dalla famosa Battaglia di Legnano, che segnò la fine della dominazione Barbarossa, in cui la cittadina si fece luogo di sconfitta del Sacro Romano Impero Germanico.
"Dall'Alpi a Sicilia dovunque è Legnano", viene citato nell'Inno di Mameli: vince la Lega Lombarda e quindi anche l'Italia. Alberto da Giussano viene ricordato pomposamente a Legnano per la presenza di un monumento che occupa una rotonda della città. Il cavaliere lombardo, guidava infatti i suoi 900 Cavalieri della Morte, provenienti dalla lombardia orientale, combattenti orgogliosi contro il dominio imperiale, riuscirono a far fuggire l'imperatore, disarmato, a piedi.
Alberto da Giussano rimane quindi il simbolo storico della vittoria italiana sul regime, ed eroe leggendario che ha ispirato la celebre opera di Giuseppe Verdi, e simbolo successivo di movimenti indipendentisti del Nord Italia.
Il monumento fu realizzato da Egidio Pozzi nel 1862 su ispirazione di un discorso di Garibaldi tenutosi proprio a Legnano, ma nel 1900 la statua fu sostituita dall'opera di Enrico Butti. L'eroe è rappresentato con la spada alzata e lo scudo protettivo e si trova nei pressi della stazione di Legnano.
La statua colpisce a prima vista ed è possibile raggiungere l'interno della rotonda in cui è collocata, munita di panchine in quattro lati per poterla osservare meglio. Ci si può girare intorno e fare una passeggiata e, volendo, anche rilassarsi in mezzo al traffico.
Oggi il guerriero di Legnano è anche il simbolo della Lega Nord, dell'Associazione Calcio Legnano, di una Brigata dell'Esercito Italiano e di una fabbrica di biciclette.
1 commenti:
Una felice domenica a Te...ciao
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