Lago di Mergozzo


Questa volta sono a Mergozzo, sul lungolago, la mia prima visita della provincia di Verbania. Non riesco ancora ad abituarmi a questi paesaggi cupi, l'odore del lago e la vista delle montagne bianche in inverno. E' tutto così differente dagli altri posti in cui ho vissuto fino adesso. 
A Mergozzo, famosa per le sue dolci e verdi distese di colline, a febbraio il colore dei boschi è un misto di marrone scuro e grigio topo. Affascinante e tenebroso, perfetto per svuotare la mente incanalata nella routine dei pensieri. 



Dal lungolago si scorge la brezza del lago di Mergozzo incorniciata dalle terrazze dei caffè deserti, le barche, gli alberi spogli ad ombrello, l'olmo millenario, le case colorate. Qui le persone parlano un dialetto strano, ma si incrociano anche già dei turisti. E' ancora presto, ma qui d'estate c'è sempre gente.


Le stradine medievali sono accompagnate da cartelli e pubblicità di una volta, piccoli murales artistici, sanpietrini in salita e in discesa, case d'epoca e coiffeur dei tempi andati. Sembra di essere nei boschi di Cappuccetto Rosso, con vista lago, un lago blu profondo splendente, dove regnano boe e brutti anatroccoli. Eppure l'atmosfera è magnifica. Da non crederci.




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