Sesto Calende


Quando guardi con occhi diversi il "lago" di Sesto Calende e lo ritrovi tuo, nonostante tutto.
Quando passeggi tenendo solo un dito per mano, perché così ci si sente liberi e non invadenti.
Quando osservi in silenzio le barche e i cigni a testa in giù, e qualcuno ti chiede se stanno dormendo.
Quando bevi un orribile sex on the beach mentre la cameriera ha già capito tutto e ti sembra buonissimo anche se fa schifo.
Quando devi correre in bagno e sei un po' così ma sai che poi sarai in un altro modo perché tornerai ad abbracciare la vita che si era spenta lungo la strada.
Quando ti siedi in macchina, e ci sono tante chiacchiere ma anche silenzio e le gambe sono allenate da anni di bicicletta.
Quando il profumo si mescola all'emozione, il consueto all'irrisorio, la tenerezza alla praticità, la dolcezza all'amore che pensavi di non ritrovare.
Quando tutto intorno a te diventa colorato, anche se il paesaggio è lo stesso, e sopra le stelle si sente il rombare degli aerei.
Mentre tutto cambia e tutto resta uguale.
Mentre tutto diventa diverso ma rinasce una nuova libertà.
Basta lasciarsi andare per capire, per ritrovare, per commuoversi con il rosso e il nero di un grattino per gatti e due noccioline.


1 commenti:

Costantino ha detto...

Il ponte di Sesto Calende separa non solo il Piemonte dalla Lombardia, ma due sponde profondamente diverse dello stesso lago. Quella piemontese, caotica,commerciale, turistica ad ogno costo, da quella lombarda, dove ci accolgono, più silenziosi,angoli ricchi di beltà,cultura di grandi scrittori, montagne che incombono, santuari sospesi tra terra ed acqua.

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