Tredozio - Forlì-Cesena


Tredozio è un piccolo paesino dell'Appennino Tosco-Romagnolo, uno degli ultimi della provincia di Forlì-Cesena (a pochi km infatti inizia già la provincia di Firenze). Il paesino è molto piccolo ed è circondato da colline e boschi. La zona è considerata molto turistica per la vicinanza con il Parco Nazionale delle foreste Casentinesi. E' stato anche un sito archeologico nel passato, quando nel 1968, nei pressi di S. Maria in Castello, sono stati ritrovati capanne e reperti vari, risalenti all'età del bronzo. Molte le cose da visitare, a cominciare dal castello, del secolo X, con i resti della torre ed altri ruderi, la Pieve di S. Michele, del secolo XIII con crocifisso di Scuola Riminese del secolo XIV, la Chiesa della Compagnia e Oratorio della Beata Vergine delle Grazie, edificata verso la metà del '500, e successivamente ampliata. Essa contiene opere d'arte del '400 e del '500 tra cui " Annunciazione ", di scuola toscana, secolo XIV, e un "Sacro Cuore" di Silvestro Lega. Poi c'è la chiesa di Ottignana, con la Madonna col Bammbino, del secolo XVI, il Monastero di Santissima Annunziata (presumibilmente dell'XI secolo), che è un grande edificio religioso ed ora in fase di avanzato restauro. C'è poi Palazzo Fantini, risalente al '500, di cui si può visitare il parco e il Museo dell'Attività dell'Azienda Agricola.
Da non perdere in luglio e agosto l'estate tredoziese, rassegna musicale. la prima domenica di novembre c'è la sagra del bartolaccio. Il 6 gennaio il falò della befana e a Pasqua sagra e palio dell'Uovo.
Nelle colline circostanti sono presenti strutture ricettive veramente tranquille e riposanti ( noi siamo stati in vacanza in una di queste colline, di proprietà della famiglia Vespignani, molto tranquilla e silenziosa, indicata per chi ha bisogno di staccare dai rumori del mondo. Qui abbiamo avuto anche la fortuna di incrociare più volte cerbiatti, cinghiali, lepri e tafani!! ). Nei dintorni, in modo abbastanza truffaldino, viene pubblicizzato il Vulcano, che altro non è che un fuocherello piccolo, mantenuto acceso da un addetto. Ci si mette un pò ad arrivare (8 km) però è comunque carino soprattutto di notte e come ritrovo per ragazzi. Eccessivamente enfatizzato è anche il piccolo Lago di Ponte..d'estate è quasi del tutto prosciugato, ma comunque per accedervi c'è una lunga passeggiata piacevole tra i boschi. Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi è a due passi, molto carino, con diversi percorsi e passeggiate per gli appassionati, e con possibilità di uno stretto contatto con la natura e gli animali. Tra le famiglie gentilizie che hanno vissuto a Tredozio ci sono : Bonaccorsi, Brentani, Brenti, fantini, Frassineti, Pagani, Fabroni, Tredozi e vespignani, testimoniati dalla presenza dei palazzi padronali di epoca rinascimentale, che si allineano lungo il corso principale del paese.
Noi siamo stati su questa collina in un posto chiamato "La Chiesina", una piccola chiesa sconsacrata e adibita a mini appartamento, molto carina, di proprietà della signora vespignani, molto gentile. La Chiesina si erge su un colle circondato dal verde, c'è anche una piscina e per noi è stato un luogo molto rilassante e ristoratore. Per arrivarci ci sono diversi tornanti dall'inizio del paese, inoltre c'è una stradina sterrata, quindi consiglio una macchina buona ( noi eravamo in panda vecchia!) In paese c'è qualche negozietto, ma l'unico piccolo supermercato è poco fornito, caro e poco invitante. Lo stesso per la macelleria e i ristoranti ( NON mangiate la pizza a Tredozio! ). Vi è inoltre una chiesina molto carina, nella quale, con una piccola offerta, è possibile acquistare libri a carattere religioso, molto interessanti. Ci sono diversi bar e una pizzola piazza. Consiglio, per fare la spesa, di attrezzarsi prima, poichè i grossi centri sono lontani ( Faenza è a 40 km! ). Nella Chiesina non c'è infatti l'oste, quindi non abbiamo potuto mangiare là. Comunque è stata una vacanza rilassante e piacevole, consigliata!

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