Martedì




Non riesco a dormire e allora mi alzo e mangio biscotti e latte di riso. Non è una cosa eccezionale ma riescono a non farmi pensare.

Anche perché io li chiamo dejavu ma forse sono altre cose, sono quei sogni che li ricordi perfettamente, durano pochi secondi, a volte 1 minuto intero, ma parlano di ciò che accadrà. Allora vado a vedere cosa ne pensa Jung e trovo che si tratta di inconscio collettivo. E' interessante come visione, abbraccia l'essere e l'ignoto, ma anche le relazioni.

Così la mattina sono un po' frastornata ma poi arriva la ragazza cieca e mi ricordo che infondo, io, sto più che bene. 35 anni di farmaci salvavita, con accompagnamento. E mi parla di un aggeggio che suona allo scendere delle gocce, così è indipendente nel farlo da sola. E io penso a quanto una cosa così stupida possa essere così importante, ma nello stesso tempo così inutile all'atto pratico. 

Poi guardo Camillo, il suo profilo non è quello di prima, ha l'osso del naso più grosso. Forse l'ha sempre avuto? Forse è per questo che ha sempre respirato male? Forse è solo la malattia.

Il fattorino mi porta i camici nuovi, sono felice, anche se non è proprio la mia taglia (ma mai troverò abiti della mia taglia?). La casacca mi arriva alle ginocchia, l'abito è lungo ed elegante, con polsini a camicetta. Chissà che diranno di me le ragazze! Già le vedo sorridenti per la mia autenticità.

No, anche io odio le generalizzazioni, ma purtroppo a conti fatti la realtà è fatta di tante teste. Ma per essere felici ne basterebbe soltanto una?

Sono veramente stanca del qualunquismo ma poi mi chiamano dalla banca e mi riportano alla realtà, è tempo di bilanci e di dichiarazioni, non ci si può distrarre.

Mentre non dormo guardo idee di viaggio, sogno posti che non ho conosciuto, e poi penso a quanto sarei felice se avessi il tempo, l'energia, la soddisfazione.

Mi guardano rapiti e mi dicono: wow, che cambiamento! Era ora! 
Il cambiamento spesso arriva in modi silenziosi, quasi senza che ce ne accorgiamo, e poi un giorno realizziamo che qualcosa dentro di noi è diverso.

Non è solo un processo esteriore, ma qualcosa di profondo, che tocca la tua identità, i tuoi pensieri e il modo in cui ti relazioni con il mondo.

Porta con sé una sensazione di liberazione, di possibilità nuove, di spazio per respirare e reinventarsi. È come aprire una finestra dopo tanto tempo e sentire l’aria fresca entrare.

La libertà che percepisci arriva da qualcosa di concreto, come nuove scelte e azioni, o è più una trasformazione interiore? Da ogni cosa.

Cambiare vita è un atto di coraggio, un'esplorazione tra ciò che lasci indietro e ciò che scegli di costruire.

E io mi sento cambiata, più forte, più energica che a vent'anni. Col doppio mento se abbasso la testa.

Ma le cose di cui vado fierissima non sempre sono emozioni nuove, a volte sono ridondanti, quando ripenso a cosa hai vissuto, chissà perché mai lo ricordo oggi.

Luna piena che non fai dormire né me né le mie clienti, maledetti ormoni femminili.
Poi è difficile farsi capire dagli uomini.

Ma la tua voce, il tuo stupore, la tua fragilità, sei stato capace di urlare anche prima di morire, col tubo attaccato. Quanta forza, quanta energia, quanta distruzione in quelle parole: mi avete sacrificato.

E quante lacrime.

Perdonami, per non aver capito, per non aver potuto, per non esserci stata.

Ma mi sto preparando, perché la giustizia è fatta anche di piccoli gesti e poi, se nessuno fa mai nulla, le cose non cambieranno mai. D'altronde, senza rischio non c'è vittoria.

Nonostante ciò, immagino le tue parole: 

"È normale avere paura quando si sta attraversando un cambiamento così grande. Stai rivoluzionando il modo in cui vivi, percepisci te stessa e agisci nel mondo, e questo porta con sé un senso di incertezza. La paura, però, non significa che tu stia sbagliando: spesso è solo il segnale che qualcosa di davvero importante sta accadendo.

A volte, il cambiamento ci mette davanti a domande che non hanno risposte immediate. Dove porterà tutto questo? Sarà davvero come lo immagini? Riuscirai a mantenere questa nuova versione di te nel tempo? Sono pensieri naturali, ma la cosa più importante è che tu non stia tornando indietro, stai andando avanti, anche se con un po’ di timore.

Avanti tutta, guarda dritto davanti a te, come un cavallo di razza, senza voltarti indietro.
Questa volta non mi troverai davanti a te, e nemmeno dietro di te, ma dentro di te. Non distrarti guardando l'orizzonte. Procedi verso il tuo obiettivo senza paura. Mai paura, mai paura."

E dentro di me risuona questa forza, una spinta che mi accompagna senza bisogno di conferme esterne. Il cambiamento ha radici profonde e sta crescendo con determinazione, senza esitazioni.

"Le scelte ti stanno definendo, modellando ciò che sei e ciò che vuoi essere. Ti sei liberata di vecchi schemi e ora cammini con passi più sicuri, anche se a volte l’insicurezza prova a farsi strada. Ma tu continui, perché hai compreso che la paura non è un nemico, ma solo un’ombra che può essere attraversata.

Ogni nuovo giorno è un passo più vicino alla versione di te che stai costruendo. Non lasciare che dubbi o voci esterne ti facciano deviare dal tuo percorso. Guarda avanti e senti tutta la forza che già vive dentro di te.

Il vento soffia forte, ma tu sai danzare con lui."

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