Sarà’
Quando scendo dalla macchina c’ è sempre un po’ di venticello. Mi ricorda la mamma, una delle sue parole preferite.
Mi vesto a strati, ogni posto ha la sua temperatura, nel bene e nel male. E la sua aria pulita.
Nella pausa pranzo vado al parco degli scoiattoli. Non so come si chiama in realtà, me lo sono inventato io, ma gli scoiattoli ci sono davvero. Ho caldo, ho freddo, mi sta tornando il mal di testa.
La cliente che lavora nello studio del commercialista è’ ferratissima con i calcoli e le rapisce un’ora in tre, giovani ragazze, per capire perché nella sua tessera punti manchino ben 5 punti. È’ un problema, un grosso problema.
Sgattaiolo fuori dalle luci calde degli espositori, quando i farmaci sono due e io ne ho uno, devo eseguire la procedura. E via con gli insulti.
Il pubblico servizio tanto amato e tanto odiato. Ci vorrebbe un po’ di temperanza.
E la ragioniera affannata, che è’ talmente di corsa che sbaglia a scrivere le parole, ribadisce che immagina che io abbia il tempo di accettare appuntamenti la sera. Ma lei no! Lei ha le riunioni!
Quanta supponenza in poche parole d’animo buono per farti un favore che favore non e’, perché dietro infondo, c’è’ sempre un interesse.
Io alcune notti non posso dormire, sono in servizio, ma tanto chi sono, Nessuno.
Chissà come sarà, la settimana che verrà.
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