Magari una gita ad Ostia antica...



Sono tanti i turisti che amano l’archeologia e sicuramente in Italia ci sono molto chances per tale tipo di appassionati. Ed in qualche caso è pure possibile vedere intere città. Nel caso di Pompei ed Ercolano la vita urbana fu interrotta in modo traumatico dall’eruzione vesuviana del 79 d.C. , ma le cose sono andate diversamente in altri luoghi che abbiamo comunque la fortuna di visitare.
Ad Ostia antica sia l’impianto cittadino sia diversi edifici sono rimasti comunque ben visibili anche se il processo fu molto lento. inizialmente il luogo fu trascurato perché nelle vicinanze erano stati costruiti altri porti, poi la popolazione si allontanò per motivi economici o di sicurezza, infine arrivò la sabbia che implacabilmente coprì quasi tutto per diversi secoli ( i primi scavi iniziarono all’inizio dell’ottocento solo nei punti dove si scorgeva qualcosa).



Eppure Ostia antica era una città abbastanza grande, frequentata anche da persone provenienti da tutto il mondo dell’epoca e che nella sua epoca migliore contava circa 50.000 abitanti.  Altresì, avendo vocazione commerciale e vicina a Roma, era anche una città opulenta che aveva anche diversi edifici a più piani.
Quindi la visita della zona archeologica può essere di piena soddisfazione perché di cose da vedere ce ne sono proprio tante: a cominciare dai numerosi ed ampi mosaici che stanno ancora in sito.
Sono poi interessanti sia numerosi mitrei, sia diverse domus (talora arredate con belle statue ed affreschi), sia ancora diversi  edifici pubblici. E fra questi ultimi è un grosso documento dell’internazionalità dell’antico abitato quanto resta nel c.d piazzale delle Corporazioni. In questo luogo infatti si riunivano per i loro affari commercianti ed operatori marittimi di tutto il mondo dell’epoca.  
Non mancano neanche luoghi come quello delle Terme dei Sette Sapienti che nell’antichità avevano funzioni simili a quelli degli attuali club privati/centri benessere.
Per la visita è consigliabile seguire inizialmente il Decumano Massimo, ma poi ovviamente bisogna perdersi un po’ nelle vie traverse. E come capita molte cose belle bisogna cercarle un po’ con calma e magari con l’aiuto di qualche pubblicazione.
Vale la pena fermarsi anche nel museo ostiense: fra l’altro vi sono custodite moltissime belle statue (nei luoghi dove furono trovate sono esposte in genere le copie). Va tuttavia annotato che uno splendido reperto ( l’opus sectile di Porta Marina) è conservato all’Eur.
Per le consigliabili gite “full intensive” non ci sono comunque molti problemi, nei pressi del citato museo c’è infatti un ampio luogo di ristoro. Salvo che nei mesi invernali Ostia antica si raggiunge anche navigando piacevolmente sul Tevere. Insomma volendo può essere un’escursione di grandissima soddisfazione.



1 commenti:

bussola ha detto...

Osti antica a me piace tantissimo... sei catapultata nel passato appena ne varchi la soglia

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