Lidi di Casalecchio

lido di Casalecchio
Va bene è agosto, sei a Bologna e fa un caldo boia. Non hai voglia di andare in piscina, ripiena di grida e urla di cinni impazziti. Diciamo che sei sulla quarantina ma anche single, un po' stagionato ma ancora abbordabile. E fa caldo. E vuoi cuccare. E vuoi rilassarti. E vuoi anche divertirti e berti qualche birretta in compagnia. Ecco, allora si va al lido!

Nonostante abbia vissuto a Bologna diversi anni, io al Lido di Casalecchio non c'ero mai stata. Diciamo che Casalecchio non è proprio dietro l'angolo e se non hai una macchina è dura arrivarci (a meno che non pigli il bus dell'Ikea e poi fai una bizza tutta tua). Il lido (o anche, i Lidi di Casalecchio) invece sono stati una scoperta. Prima di tutto non sono frequentati solo da ragazzini (o peggio bambini), ma anche da adulti stagionatissimi (o cmq c'è molta varietà). Lo spazio erboso è grande e ben tenuto, ci sono sdrai e ombrelloni, cabine bagno e giochi per i bambini, un chiosco e un bar dove puoi bere e mangiare tipico emiliano e delle panche allestite a mo di sagra di paese ma più trendy. Musica sempre, come in ogni luogo che si rispetti in Emilia! E poi è gratis, non si paga niente e, anche se il fiume è praticamente una poltiglia prosciugata poco importa perché si conosce sempre un sacco di gente allegra. 



C'è da dire che all'inizio del secolo scorso il torrente del Fontanone era bellissimo, le sue acque erano fresche e pulite (veniva usata anche per uso domestico) e gli abitanti della zona lo amavano talmente tanto che non perdevano occasione per farci una gita. Inizialmente meta romantica dei casalecchiesi, presto divenne luogo di turismo anche per i bolognesi, che arrivavano in battello dal Reno e poi si arrampicavano alla buona o come potevano scavalcando rami e sterpi per giungere nel paradiso della beltà. 
Ma il lido di Casalecchio è rimasto nel cuore dei suoi abitanti come luogo di cambiamento e innovazione: qui tutto (o quasi) era permesso, ci si svagava in allegria, i ragazzi e le ragazze potevano passare una giornata insieme, le classi sociali erano mescolate, ci si poteva mettere un costume più "leggero" e vivere quei momenti come una pura gioia. Col tempo il Reno divenne sempre più turistico e il consumismo non tardò ad arrivare, con il biglietto d'ingresso riservato a tutti gli "stranieri", con l'eccezione dei casalecchiesi: infondo il Reno era pur sempre "roba" loro.








Se vi è venuta voglia di andare al Lido di Casalecchio, questo è il loro sito ufficiale

2 commenti:

viaggi verde acido ha detto...

che bella atmosfera local deve esserci!

Kylie ha detto...

Un'alternativa estrema che può andare di tanto in tanto.

Un abbraccio

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