Birkenau


Questa foto è stata scattata a Birkenau, comunemente noto come campo di concentramento di Auschwitz II, quello in cui arrivava il treno


Birkenau è soltanto il nome adattato al tedesco della cittadina di Brzezinka, situata a circa 3 km dal campo di Auschwitz I. Anche Auschwitz è un nome tedesco, in realtà la cittadina si chiama Oswiecim, un nome troppo difficile da pronunciare per i tedeschi. 
Qui arrivava il treno e qui venivano sterminati gli ebrei. Oggi non c'è nessun forno crematorio visibile a Birkenau, perché è stata la prima cosa che i nazisti hanno pensato di far sparire. Ne rimane solo uno, che era stato costruito inizialmente come provvisorio, ad Auschwitz I, ed è l'unico attualmente esistente nel campo. 

Esisteva anche un campo numero III, quello di Monowitz (Auschwitz III), dove era presente l'impianto chimico di Buna Werke, la più grande fabbrica chimica dell'epoca. Primo Levi, conosciuto ai più come scrittore, era in realtà un chimico. La sua laurea gli regalò la salvezza, perché gli permise di essere assunto in questa fabbrica e di risiedere nel campo forse meno drammatico dei tre.
Oggi Auschwitz III non esiste più.

24 commenti:

speedy70 ha detto...

Mi hai fatto venire i brividi. . . Non bisogna dimenticare!!! Un abbraccio cara!

claudia ha detto...

una foto vale più di mille parole!

Barbara ha detto...

mai dimenticare...

Unknown ha detto...

condivido Barbara: mai dimenticare
ciao Michele pianetatempolibero

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Mai dimenticare tante atrocità.Saluti a presto

Gianna ha detto...

Ricordare sempre!

Lo ha detto...

non bisogna avere paura e bisogna passare quella porta...rendersi conto di cosa siamo capaci di fare se cediamo all'egoismo e alla lucida follia.

La soffitta della nonna ha detto...

Io ho visitato il campo di concentramento di Mauthausen in Austria, avevo solo 11 anni, ma quella visita mi ha segnata per sempre. Mai l'umanità dovrebbe cadere così in basso e conoscere certi orrori.

Grazie per la visita al mio blog
Maria

Valentina ha detto...

Grazie a voi. Penso che Auschwitz sia uno di quei posti che debba essere visitato una volta nella vita, almeno una volta.

Federica ha detto...

a me sti posti mettono tristezza, non credo riuscirei ad andarne a visitare uno...a te non fanno tristezza?

Valentina ha detto...

Ciao Federica, no non mi fanno tristezza, anzi. Sono luoghi che arricchiscono e ti fanno sentire sulla pelle il brivido dell'importanza della vita. Ovviamente non sono facili, ma bisogna ricordare che oggi sono anche luoghi turistici e comunque l'immedesimazione profonda è difficile.

Federica ha detto...

io sono abbastanza sensibile su ste cose...penso che dentro a un posto del genere potrebbe venirmi male al solo pensiero degli orrori che si sono svolti...
penso che sono stata male una settimana quando ho visto per sbaglio il film quello intitolato il bambino con il pigiama a righe...

Valentina ha detto...

Sì non sono posti facili. A me comunque ha fatto più impressione leggere le cose a casa che vederle dal vivo. Arrivi e sei catapultata in mezzo a una marea di turisti in tutte le lingue e corri corri corri per non perdere la tua guida. A volte si perde anche il filo....

Federica ha detto...

eh già...sono posti che vanno visitati con calma, purtroppo con l'afflusso del turismo non credo sia ormai più possibile.

Costantino ha detto...

Informazioni importanti:che nessuna prossima geenerazione cada negli stessi terribili errori.

Sonia Monagheddu ha detto...

Scoprire il passato per non commettere altre atrocità in futuro...

Anonimo ha detto...

Oltre al ricordo (e questo tuo post è davvero importante in tal senso) serve propositività anche nei confronti di quelle minoranze che non hanno lo stesso appeal (diamine che brutto termine).
Un saluto.

Achab ha detto...

Ciao Valentina,un post che fa venire i brividi per la storia contenuta,brava cara,è giusto non dimenticare,mai,per fare in modo che non si ripeta.
"Il genere umano perde il suo tempo a farsi del male e non torna per potersi amare"
Buona serata.
Un bacio.

bussola ha detto...

bellissimo post.... sono posti che non ho mai visto..... prima o poi un viaggio lì lo farò perchè bisogna non dimenticare... per rispetto ella storia che ci ha preceduti... soprattutto se così drammatica

❀~ Simo ♥~ ha detto...

Ciao Valentina, scusami se sono arrivata solo ora nel tuo interessante blog
Mi sono inserita tra i tuoi follower perchè il tuo angolino virtuale merita di essere seguito
ciao e grazie della visita che mi hai fatto
A presto"

Lorenzo Bises ha detto...

E' inquietante solo la foto, fuguriamoci visitarlo.
Prima o poi dovrò farlo, molti dei miei antenati ci sono morti, credo che sia doveroso anche solo vedere un decimo di quello che hanno dovuto subire sei milioni di persone.

Lollo

Annarita ha detto...

Ciao, Valentina. Ricambio la tua gradita visita. Non ho mai visitato un lager, ma penso che tu abbia ragione: almeno una volta nella vita sarebbe da visitare!

Ho letto nel tuo profilo "settore scienze". Ho letto giusto? Io sono laureata in fisica e insegno materie scientifiche.

Ciao.

A presto.

Unknown ha detto...

Ad Auschwitz non ci sono ancora stata...ma ho visitato Dachau e la Risiera di San Sabba...
Roba da far venire i brividi...

Dado ha detto...

Fortunatamente non esistono più nemmeno pazzi che permetterebbero simili atrocità.
Io sono stato a Mauthausen l'anno scorso e concordo con te. Almeno una volta bisogna andare a visitare questi posti per non dimenticare affinchè non si ripetano più follie del genere.

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